17 luglio / 19 settembre 2021

Thomas Lange e Valentina Palazzari con la partecipazione di Mutsuo Hirano. KLEPSYDRA

Siamo lieti di presentare “Klepsydra”, il progetto espositivo di Thomas Lange, Valentina Palazzari e Mutsuo Hirano, a cura di Davide Sarchioni, allestito presso il Castello Aragonese d'Ischia dal 17 luglio al 19 settembre 2021.

 

Inaugurazione sabato 17 luglio, ore 21.

 

 

I tre artisti coinvolti, differenti per linguaggi, generazione e provenienza, si confrontano con le affascinanti architetture, gli spazi e gli scorci dell'antico Castello densi di stratificazioni storiche e culturali, articolando un complesso e variegato itinerario visivo e di senso concepito come mostra diffusa di opere inedite e interventi site-specific per riflettere sulle relazioni tra storia, spazio e tempo.

 

Il termine greco “Klepsydra” (Κλεψύδρα) è un riferimento all'antico strumento di misurazione  che restituisce l'immagine simbolica del tempo e consente la verifica tangibile del suo trascorrere. Costituita da due vasi conici sovrapposti e comunicanti fra loro attraverso uno stretto passaggio, la clessidra simboleggia l'unione tra due polarità, tra passato e futuro, che convergono al centro per esprimere l'idea di un presente inafferrabile e in continuo divenire, dato dal continuo fluire della sabbia o dell'acqua. All'artista il compito di indagare la “forma” del tempo presente, quale immagine del nostro tempo ancora in balia dei cambiamenti e degli effetti legati all'emergenza sanitaria, attraverso la forza visionaria del gesto e del segno che trasforma lo spazio e sovverte lo stato delle cose, capovolgendo emblematicamente la clessidra per dare avvio a un nuovo corso degli eventi.

 

La mostra è incentrata sul dialogo tra Thomas Lange (Berlino, 1957) e Valentina Palazzari (Terni, 1975) che, seguendo approcci apparentemente antitetici, rileggono con un doppio sguardo alcuni dei luoghi più significativi del Castello attraverso interventi di varia tipologia, a partire dalla duplice installazione realizzata nella chiesa settecentesca dell’Immacolata, quale fulcro e punto di snodo dell'intero progetto. I due lavori, concepiti rispettivamente per la cupola e il pavimento dell'edificio, mettono in comunicazione ciò che sta in alto con ciò che sta in sta in basso, il cielo con la terra,  come proiezioni rovesciate, reciprocamente speculari e complementari, evocando sia sul piano formale che su quello concettuale il dualismo della clessidra,. La stessa, incalzante tensione dialogica generata tra le opere e in relazione con lo spazio,  prosegue anche nel convento di Santa Maria della Consolazione fino rovine della Cattedrale dell’Assunta, seguendo un percorso di libere associazioni tra immagini e segni, forme e materiali. che generano un proliferare di echi, richiami e riflessi in grado di immergere lo spettatore in una dimensione sospesa tra passato e futuro.

 

Completa la mostra il progetto dell'artista di origine giapponese Mustsuo Hirano (Hyogo, 1952), che ha realizzato un'istallazione costituita da diverse figure in terracotta e ceramica in dialogo con gli affreschi medievali della Cripta Gentilizia dedicata a San Pietro e ubicata al di sotto della Cattedrale dell'Assunta, frutto dello scambio e del confronto continuo fra culture distanti e contrapposte, tra oriente e occidente.

 

“Klepsydra” è un progetto organizzato dall'Associazione “Amici di Gabriele Mattera” in collaborazione con Terramedia. L'esperienza espostiva sarà restituita da un catalogo che verrà pubblicato nel 2022.

 

 

(Foto: © Marco Albanelli - Amici di Gabriele Mattera)